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Solo l’AI può salvare i mercati USA? | Ore d’ansia per i mercati
Sono le azioni più importanti del pianeta terra. È questo il parere di Goldman Sachs relativamente alle azioni NVIDIA, che oggi come ieri stanno condizionando in negativo i mercati. Quando in Italia saranno le 22:10, i dati trimestrali dell’azienda simbolo del rally guidato dal segmento AI metteranno fine a una fase di attesa nervosa che si protrae da inizio settimana e che sta condizionando l’andamento del NASDAQ in particolare e quello delle borse USA in generale.
La paura che governa Wall Street in queste ore è che il settore si dimostri essere una bolla e dunque di dover rivalutare esposizioni e sentiment bullish che sono trainati principalmente da questo comparto e dalla sua azione più rappresentativa. Un timore che è condiviso dal grosso degli operatori di mercato, in una fase di nervosismo come non si vedeva da tempo e che sta costringendo NASDAQ a correzioni importanti, dopo un rally pluri-settimanale che ha portato le borse USA verso il record.
Cosa sta succedendo al NASDAQ e perché
Il tema, come ieri, rimane quello delle trimestrali NVIDIA che saranno rivelate tra qualche ora – alle 22:10 ora italiana – e dalle quali sembrerebbero dipendere le sorti dell’intera economia globale. La stessa Goldman Sachs, non esattamente aperta a dichiarazioni così nette, le ha definite le azioni più importanti del mondo. L’idea di fondo è che siano il metro dello stato dell’arte nel mondo degli investimenti, un mondo che nonostante timori per recessione e per persistenza dell’inflazione ha trovato nell’AI, e negli incredibili numeri che è in grado di generare anche in termini di vendite per NVIDIA, il sogno al quale aggrapparsi.
Sogno che però, con i dati che saranno comunicati tra qualche ora, inizia a svanire lasciando il campo ad un nervosismo importante, che sta dominando i principali indici delle borse USA. Condizionamento che però non riguarda soltanto il mondo delle azioni, ma più in generale quali saranno i destini dell’economia USA, una di quelle più in forma in una fase di ampia incertezza per l’Europa e soprattutto per la Cina.
Dai destini di NVIDIA sembra dunque dipendere la possibilità del sogno di un soft landing di proseguire, con forse quel pizzico di esagerazione che i mercati non disdegnano mai.
Oggi sarà tagliata però la testa al toro e si potrà ragionare sui numeri, possibilmente anche in dettaglio. Nel frattempo ci si aspettano movimenti importanti tanto durante la sessione asiatica quanto nell’after-hours statunitense, non appena i dati saranno disponibili.
Dipende davvero tutto da NVIDIA?
Certamente no. Le situazioni critiche sono diverse e certamente non sarà soltanto il settore AI, nel caso, a decretare il successo di una manovra molto complessa da parte di Federal Reserve, nel tentativo di rimanere in territorio restrittivo in termini di politica monetaria e nel frattempo di effettuare un atterraggio morbido.
Un’ipotesi che soltanto due settimane fa sembrava certa per tutti e che invece ha iniziato a vacillare non appena si sono presentati dati sull’inflazione poco incoraggianti, che raccontano di aumenti di prezzo persistenti e che sembrano non volerne sapere di tornare in quota 2%.
È quello probabilmente il fattore X che preoccupa i mercati: inflazione che cala più lentamente si traduce in politiche monetarie restrittive che saranno necessarie più a lungo. E per tenere in un contesto del genere, con capitali costosi e con meno denaro pronto a essere investito, serve il miracolo, ripetuto, dell’intelligenza artificiale.
Qualcuno si preoccupa già di come l’AI cambierà le nostre vite. Quelle dei mercati, almeno a giudicare i movimenti di queste ultime 48 ore, sembrano aver già scontato anche queste preoccupazioni. O, per dirla in altre parole, essersi già lasciati condizionare in modo irreversibile.