Commerzbank e Unicredit: incontro teso venerdì, mentre aspettiamo decisione sul 30%

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Si è tenuto l’incontro tra Commerzbank e UniCredit annunciato in settimana A partecipare all’incontro ci sarebbe stata anche la nuova CEO del gruppo, Bettina Orlopp. Non è chiaro per ora il contenuto esatto della riunione – per quanto fonti anonime all’interno del gruppo bancario italiano parlino di una tipologia di meeeting che in genere il gruppo tiene con i propri investitori. UniCredit per il momento ha rifiutato di commentare sull’incontro e non ha fornito altri tipi di dettagli.

Ci sono stati commenti invece da parte di Commerzbank e nello specifico da parte di Bettina Orlopp, che ha parlato di un normale scambio di opinioni ora che il gruppo bancario italiano è uno dei più grandi investitori nel gruppo. Secondo invece quanto è stato aggiunto da Il Sole 24 Ore, la discussione avrebbe incluso anche i target finanziari e di revenue della banca tedesca, che sono poi parte della questione che Orcel vorrebbe sfruttare per trovare sponde che favoriscano un aumento delle quote del gruppo. Aumento che come è noto è ostacolato dal governo tedesco, che si è espresso anche tramite il primo ministro Olaf Scholz.

La situazione rimane tesa

La situazione comunque rimane tesa anche a livello politico. Se il governo tedesco si è lamentato di una scalata che ha già definito come ostile, il governo italiano ha risposto di non ritenere la questione come di interesse dei governi e della politica, facendola rientrare nelle normali dinamiche di mercato. Tensioni che però sono più che giustificate dalla rilevanza del gruppo e dalla rapidità con la quale UniCredit ha aumentato la propria posizione.

UniCredit ha inoltre richiesto durante la scorsa settimana a BCE l’ok per salire eventualmente oltre il 30% di Commerzbank, segnalando così di non essere affatto intenzionata a rispettare le richieste del governo tedesco. Governo tedesco che allo stesso tempo ha deciso di interrompere la vendita a mercato delle azioni che aveva in programma di liquidare, in quanto ne era entrata in possesso in seguito a interventi nel settore bancario nel momento di massima crisi.

Giocare secondo le regole

Il tema rimane quello delle regole. Mentre il governo tedesco si lamenta di una scalata ostile – che non sarebbe buona creanza, soprattutto tra paesi europei, dicono – c’è UniCredit che segue le procedure imposte dai regolatori bancari per aumentare la propria posizione, violando regole che in realtà non esistono nel mondo dei mercati.

Andrea Orcel con ogni probabilità tornerà alla carica, avendo ricevuto anche una sorta di silenzio-assenso del governo italiano, che ha deciso di non assecondare i desideri del governo tedesco.

Non è chiaro cosa si siano detti esattamente all’interno della riunione. Quel che è (quasi) certo è che la questione non è chiusa qui – e che la riunione di venerdì certamente non sarà stata una riunione, per toni e contenuti, di ordinaria amministrazione tra investitori e banca di cui detengono le azioni.

La prossima settimana potrebbe essere decisiva anche per capire le intenzioni di Unicredit. Il titolo del gruppo intanto ha guadagnato quasi il 10% nel mese di settembre, segno che i mercati hanno apprezzato questo interessamento fattivo da parte del gruppo bancario italiano.

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