Disastro borse USA: indici a picco, terrore per recessione

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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È il momento della paura. Si chiude una settimana pessima per le borse USA, che seguono la scia dei giorni precedenti e fa registrare perdite diffuse. Male tutti gli indici della borsa USA: NASDAQ perde il 2,43%, SPX500 perde l’1,84%, e fa peggio anche il petrolio, con un secco -3,16%, sotto quota 74$ per i futures a più breve scadenza. Sono tutti segnali della convinzione dei mercati che… le convinzioni che si avevano soltanto un paio di settimane fa sono ormai cosa del passato. E c’è il significativo timore che il soft landing possa diventare una manovra troppo difficile in queste situazioni.

A punire i mercati ulteriormente i dati sulle assunzioni e anche quelli sulla disoccupazione: quest’ultima ha toccato il 4,3%, contro previsioni che avevano formato il consenso al 4,1%. Una situazione dalla quale sarà difficile uscire a breve, dato che anche le trimestrali di Apple, migliori delle aspettative, non sono riuscite ad invertire convinzioni ormai radicate sul rallentamento, probabilmente verso la recessione, dell’economia USA.

Ora la paura è che Fed si sia mossa troppo tardi

La discussione più ricorrente oggi tra i corridoi, virtuali, di Wall Street è stata sull’ultima apparizione di Jerome Powell. C’è rischio che Federal Reserve abbia soppesato in modo sbagliato il rischio di una recessione e che il FOMC abbia atteso troppo prima di procedere con i tagli? Discussione che si riproporrà già il 18 settembre, quando già in diversi ritengono che sia possibile vedere addirittura 50 punti base di tagli ai tassi.

Segnale che però sarebbe invero assai preoccupante, perché significherebbe che anche Fed sarebbe pronta a riconoscere l’errore. E da lì la paura per i mercati potrebbe addirittura moltiplicarsi. Da oggi al 18 settembre ci sono almeno 15 data point interessanti per capire dove andremo. E altrettante occasioni per i mercati di invertire il trend.

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