Ancora coltelli che cadono: Bill Gross negativo sui mercati

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Uno dei più antichi adagi del mondo finanziario è quello che invita a non cercare di afferrare i coltelli che cadono, ovvero i titoli in picchiata che potrebbero continuare… a cadere in picchiata. Per quanto, dopo gli ultimi crolli, tanti titoli top delle borse USA sembrino essere a prezzo di sconto, c’è chi non è convinto della bontà di rientrare già ora. Warren Buffett, d’altronde, ha liquidato una quantità enorme di titoli durante l’ultimo trimestre e siede ora su una montagna di cash che non riesce a investire.

E sarebbe questo uno dei segnali più chiari del fatto che la discesa potrebbe non arrestarsi qui. E dato che si è mosso il gigante dei giganti quando si parla di investimenti, sono in tanti a cantare nel coro dei meglio non comprare il dip, ritornello che è quello che si è sentito più di frequente tra trading desk, fondi e grandi allocatori in generale. Al coro si è aggiunto nel fine settimana anche Bill Gross, conosciuto anche come il re dei bond.

Pochi tori, tanti orsi

La situazione sarebbe la seguente: ci son pochissime azioni che potrebbero essere considerate come eventualmente bullish. E il tema principale sarebbe quello di cercare di limitare le perdite più che entrare sui dip, sui minimi di prezzo, allo scopo di sognare dei gain che potrebbero essere inesistenti. Un’opinione certamente dura, che parla di coltelli che cadono che soltanto i più fessi dovrebbero cercare di afferrare.

Eccesso di sentiment negativo, che sarebbe condizionato da una settimana da incubo sulle borse, oppure analisi lucida di una situazione che potrebbe rapidamente evolvere, di nuovo, verso il peggio? Difficile darsi una risposta per ora, per mercati che per tutto il 2024 sono stati in realtà molto umorali e pronti a cambiare trend al minimo accenno di dati positivi o negativi.

C’è una nuova situazione: le cattive notizie sono tornate a essere cattive notizie

Rimane il fatto che la situazione, almeno in termini di reazioni da parte dei mercati, sembrerebbe essere tornata alla normalità in senso scolastico. Le cattive notizie, che solo fino a qualche tempo fa avrebbero fatto salire i mercati perché aumentavano la possibilità di tagli, ora sono tornate a essere semplicemente delle cattive notizie. E questo perché i tagli di settembre sembrerebbero essere stati già portati a casa, con il 22% del Fed WatchTool che punta addirittura a tagli di 50 punti base.

Tagli che per quanto avrebbero degli effetti positivi sull’economia sul medio periodo, sarebbero un pessimo segnale, perché significherebbe l’ammissione da parte di Federal Reserve di aver cannato le previsioni. E di essere intervenuta troppo tardi per il ritorno dei tassi su livelli più bassi.

Una situazione di difficile lettura, all’interno della quale per ora prevalgono le voci ulteriormente ribassiste, come quella di Bill Gross. Ma continuerà a essere questa la situazione anche nelle prossime settimane? Con più di 20 data point interessanti nel giro delle prossime settimane, sarà assolutamente difficile fare previsioni. E il sospetto è che in realtà siamo di fronte a esagerazioni che arrivano più dalla pancia che dalla parte razionale dei mercati.

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