Eco incentivi per le auto, l’ipotesi più accreditata è un piano triennale

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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Il Governo sta preparando la nuova infornata di eco incentivi per le auto. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha iniziato a fornire i nuovi dettagli in vista del Tavolo sull’Automotive in programma per il prossimo 7 agosto 2024.

Quella sarà ufficialmente l’occasione, come ha spiegato direttamente Urso, per presentare quelle che saranno le linee di indirizzo per i prossimi eco incentivi per le automobili. La speranza è che possano essere di durata triennale, in modo che le famiglie possano programmare nel modo migliore l’acquisto di un’automobile.

Sugli eco incentivi per l’auto, proprio nel 2024, c’è stata una prima inversione di tendenza. Il Governo guidato da Giorgia Meloni non ha semplicemente rifinanziato di nuovo l’ecobonus auto, ma ha lavorato sulle aliquote rimodulando tutto l’impianto. Sono aumentati, infatti, i contributi previsti per le auto elettriche ed ibride e sono state destinate delle risorse per i motori endotermici, che continuano ad essere di quelli più richiesti dal mercato. 

Sono stati, poi, introdotti gli incentivi per i taxi e NCC – ossia il noleggio con conducente – per l’installazione dell’alimentazione GPL sulle auto a benzina.

Eco incentivi per le auto, la situazione attuale

Al momento il Governo non ha fornito dei dettagli precisi su come possano essere gli eco incentivi per le auto e per le moto del 2025. Quelle che stanno circolando sono semplicemente delle ipotesi su come possano essere calibrate le agevolazioni che sono allo studio. Il Governo, per il momento, starebbe semplicemente valutando l’opzione di uno stanziamento di fondi che dovrebbe avere una durata triennale.

Quello che non è chiaro è se quella che è destinata ad arrivare possa essere una semplice riproposizione dello sconto dell’acquisto. O se, invece, le aliquote vengano nuovamente calibrate. Proprio su quest’ultima ipotesi sono circolate le voci più insistenti nel corso degli ultimi mesi, anche se non ci sono state delle conferme o delle smentite ufficiali.

Se è vero, però, che il nuovo piano degli eco incentivi per l’auto viene illustrato nel corso del prossimo Tavolo Automotive può essere avanzata un’ulteriore ipotesi: gli incentivi potrebbero essere previsti anche per i produttori.

In questo contesto diventa importante comprendere quale possa essere la posizione di Stellantis, il cui Ceo Carlos Tavares, in un editoriale pubblicato su Il Sole 24 Ore, ha mandato messaggi chiari ed evidenti, prospettando un’apertura di dialogo con il Governo. L’amministratore delegato del gruppo italo-francese sottolinea come Stellantis sia desiderosa 

di continuare a lavorare per costruire insieme il futuro ed è pronta a fare la sua parte nell’interesse dei nostri colleghi e delle nostre colleghe, dei nostri clienti, dei nostri partner e della società in generale. Ci auguriamo di continuare a dimostrare il nostro impegno per l’Italia con passione, responsabilità e professionalità.

Il futuro dell’automotive passa dagli eco incentivi per le auto

Il capitolo degli eco incentivi per le auto è importante per definire il futuro dell’automotive italiano. Il 7 agosto 2024 sarà una giornata importante per comprendere cosa possa accadere. Sono due, fondamentalmente, i filoni più importanti da seguire e sono costituiti:

  • dalla valorizzazione dei marchi italiani;
  • dall’attrazione dei marchi cinesi.

Il governo ha un’intenzione ben precisa: aumentare la produzione in Italia. Come abbiamo visto il gruppo Stellantis ha dato la propria disponibilità ad dialogare in questo senso, anche se ha intenzione di ridurre il personale impiegato in Italia. Su questo fronte, quindi, possiamo affermare che la questione sia completamente aperta.

Per i produttori cinesi, invece, Giorgia Meloni, in qualità di presidente del Consiglio possa fare il punto della situazione nel corso della visita prevista in Cina per la fine di luglio. Sono mesi che il governo italiano sta cercando di stringere delle alleanze per portare in Italia la produzione di brand cinesi. In modo da poter sfruttare le eventuali potenzialità che nascerebbero per i veicoli elettrici.

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