Volkswagen: dichiarazione shock. Pronte chiusure di fabbriche in Germania

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Volkswagen starebbe considerando la possibilità di chiudere alcuni degli impianti produttivi in Germania, secondo quanto è stato riportato da Bloomberg. La decisione potrebbe arrivare all’interno di un più ampio piano per il taglio dei costi, che certifica la grande crisi del settore automobilistico tedesco e europeo e che diventerà nel caso anche una grossa grana politica per il governo in carica. Al tempo stesso Volkswagen dovrebbe però venir meno ad accordi con i sindacati che sono stati già siglati e che avrebbero imposto al gruppo di mantenere gli stessi livelli occupazionali fino al 2029.

Un’eventuale decisione di questo tipo finirebbe inoltre per inasprire gli scontri con i sindacati per un autunno che anche in Europa si preannunciava già come molto caldo. Problemi a pioggia su un settore dell’auto che continua a soffrire altrove la concorrenza spietata dei brand cinesi e che anche l’innalzamento dei dazi sull’importazione di veicoli importanti dalla Repubblica Popolare Cinese non sembrerebbe essere in grado di risollevare sul breve.

Nota da Volkwagen: per la prima volta in 87 anni di attività si valutano chiusure

Sarebbe una prima volta da quando esiste il marchio Volkswagen. Mai prima d’ora infatti erano stati chiusi impianti produttivi in Germania appartenenti al gruppo più conosciuto dell’auto tedesca, quello che rappresenta forse l’intera industria nel mondo. I tempi sono però duri, e sul tavolo delle possibilità da discutere sarebbero finite anche eventuali chiusure degli impianti produttivi (per il momento non è noto quali), in Germania.

La mossa entrerebbe a pieno diritto in un più ampio e ambizioso piano di taglio dei costi che l’azienda ritiene necessario per poter continuare a essere competitiva su scala globale.

Vale la pena però sottolineare come non si tratti di una decisione già presa, ma di un’eventualità che è stata resa pubblica, probabilmente anche a scopo negoziale.

Va aggiunto inoltre che è in vigore un accordo con i sindacati che imporrebbe il mantenimento di certi livelli occupazionali fino al 2029 e che pertanto potrebbe finire per acuire lo scontro con le potenti sigle sindacali tedesche.

Scontro che VW, questo il sunto del comunicato, sarebbe disposto a sostenere al fine di dare seguito ad un necessario piano di taglio dei costi del quale si discute ormai da tempo.

Titolo in rialzo dopo la diffusione della notizia

Il titolo è in importante rialzo dopo la diffusione del comunicato e scambia vicino quota 98€, dopo aver galleggiato per tutta la giornata in quota 96€. I mercati avrebbero pertanto apprezzato quanto dichiarato da Volkswagen, interpretandolo come un deciso proseguimento dei propositi di taglio dei costi.

Sarà ora da valutare se si arriverà o meno a questo punto, che sarebbe inoltre un duro colpo per il governo Olaz, già in grave difficoltà dopo i risultati della tornata elettorale di ieri, che hanno visto l’avanzamento di AfD e consensi al minimo per tutta la coalizione di governo.

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