Energia idroelettrica, la ripresa frenerà l’uso dei combustibili fossili

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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Nel corso del 2023 la produzione di energia idroelettrica è crollata al livello più basso degli ultimi cinque anni. A determinare l’andamento negativo sono state le precipitazioni inferiori alla media che sono state registrate in India, Cina e nel Nord America. Contestualmente è stato registrato un uso record di combustibili fossili, con uno spiccato aumento delle emissioni nel corso del 2023.

La Statistical Review of World Energy pubblicata dall’Energy Institute del Regno Unito ha messo in evidenza che, nel corso del 2023, la produzione di energia idroelettrica a livello mondiale è riuscita a raggiungere i 4.240 miliardi di kilowattora (kWh), in calo rispetto a quanto era stato registrato nel corso del 2020, quando si era attestata intorno ai 4.359 miliardi di kWh.

Nel corso degli ultimi tre anni è stato registrato un crollo senza precedenti, che ha portato i maggiori produttori mondiali di energia elettrica a ricorrere alle centrali elettriche a carbone e a gas, in modo da riuscire a sostituire la produzione perduta. Questo ha portato ad un aumento dell’uso dei combustibili fossili.

Proprio a partire dal 2024 la produzione di energia elettrica sembra destinata a riprendersi: sono aumentate le precipitazioni e la neve si sta sciogliendo. Ma non solo: aumenta l’utilizzo dell’energia eolica e solare, che contribuiranno a ridurre l’uso dei combustibili fossili.

La produzione di energia idroelettrica

A livello globale la produzione di energia idroelettrica risulta essere particolarmente concentrata. Almeno due terzi di essa è prodotta in sette paesi:

  • Cina: 30%;
  • Brasile: 9%;
  • Canada: 9%;
  • Stati Uniti: 6%;
  • Russia: 5%;
  • India: 4%;
  • Norvegia: 3%.

Stando ai dati in possesso della Statistical Review nel corso del 2023 la produzione di energia idroelettrica in Cina risulta essere diminuita di qualcosa come 96 miliardi di kWh rispetto ai tre anni precedenti. Sostanzialmente stiamo parlando dell’80% della produzione a livello mondiale.

A condizionare l’andamento della produzione, senza dubbio, c’è la prolungata siccità che sta affliggendo la Cina meridionale e centrale, dove si sono ridotti i volumi d’acqua dello Yangtze e di altri sistemi fluviali. Questo, ovviamente, ha determinato una riduzione drastica della produzione di energia idroelettrica, anche se la Cina ha messo in funzione una serie di nuove dighe.

I bruschi cali rispetto a tre anni prima, purtroppo, sono stati registrati anche altri paesi:

  • Stati Uniti: -46 miliardi di kWh;
  • Canada: -22 miliardi di kWh;
  • India: -15 miliardi di kWh;
  • Russia: -15 miliardi di kWh.

La produzione di energia idroelettrica è scesa, negli Stati Uniti, al livello più basso degli ultimi 22 anni. A determinare questa particolare situazione è stata, principalmente, una prolungata siccità nella parte occidentale del paese.

Il rimbalzo della produzione di energia idroelettrica

Nel 2024 le prospettive per gli impianti di produzione di energia idroelettrica sembrano più promettenti. Le piogge e le nevicate sono state più intense, almeno nella maggior parte dei paesi in cui veniva effettuata la produzione. L’attesa, almeno per l’anno in corso, è che possa esserci un aumento record della produzione.

La produzione cinese, stando ai dati resi noti dall’Ufficio Nazionale di Statistica, dovrebbe aumentare di 57 miliardi di kWh – stiamo parlando di un +16% – nel corso dei primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.

Nell’arco di questo periodo, le regioni meridionali o centrali del Paese sono state inondate da piogge monsoniche più intense del normale. E che hanno determinato molteplici allerte per inondazioni sullo Yangtze e su altri sistemi fluviali.

La stagione delle inondazioni è ancora in corso: tra luglio e agosto la produzione di energia idroelettrica cinese è sulla strada per riuscire a stabilire nuovi record. Le forti portate dei fiumi consentono al paese di sfruttare appieno le turbine di nuova installazione.

Alla fine del mese di maggio di quest’anno, la Cina aveva installato 423 milioni di kilowatt (kW) di capacità di generazione, in aumento rispetto ai 370 milioni di kW dell’ultimo picco di produzione nel 2020. Esiste, quindi, il potenziale per aumentare significativamente la produzione se i volumi del fiume saranno sufficientemente elevati.

In Brasile, l’energia idroelettrica ha già stabilito un nuovo record di 206 miliardi di kWh nei primi cinque mesi dell’anno, superando il precedente massimo di 199 miliardi di kWh.

La produzione di energia idroelettrica negli Stati Uniti ha iniziato a riprendersi rispetto al minimo registrato lo scorso anno: il governo prevede che nel 2024 aumenterà del 6%.

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