domenica, Ottobre 6, 2024

Petrobras: 1 miliardo di dollari di bond. Contestazioni sul rendimento

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La società petrolifera statale Petroleo Brasilero, meglio nota come Petrobras, emetterà bond per un miliardo di dollari USA, con scadenza decennale. Gli interessi annuali sono stati fissati al 6,25%, mentre in passato si era parlato di un rendimento del 6,50%, segnale che è stato forse percepito un maggiore appetito per questo tipo di prodotti da parte del mercato.

Un livello di rendimento che – secondo quanto è stato riportato da Bloomberg – è ritenuto eccessivamente basso da parte di Eduardo Ordonez, che ritiene comunque l’azienda esposta non solo al mercato degli idrocarburi, sulla cui tenuta nessuno può avere certezza da qui a 10 anni – ma anche a questioni più squisitamente politiche. Per quanto si tratti di una società statale, è sempre da computarsi – secondo l’analista, la potenziale instabilità politica del Brasile.

Obbligazioni unsecured, garantite dalla società stessa

Il debito sarà di tipo unsecured e sarà garantito dalle sostanze di Petrobras. Per quanto riguarda invece la destinazione del capitale raccolto, sarà emesso per coprire altre posizioni debitorie e con la rimanenza per operazioni ordinarie.

L’emissione di bond di Petrobras arriva in realtà in un momento particolarmente fecondo per quanto riguarda i bond corporate di entità statali o comunque di una certa rilevanza per il mercato brasiliano. Anche Eletrobras in settimana ha proceduto con l’emissione di bond, testimoniando un certo appetito delle principali società brasiliane per i capitali.

Lo strano caso di Suzano

C’è poi un altro caso che sta montando in Brasile, che è quello di Suzano, società che si occupa di carta e cellulosa, che ha dato mandato a diverse banche d’affari di testare il terreno per l’emissione di bond in renmibi.

Una scelta che andrà valutata anche politicamente e che segnala un riavvicinamento di certe realtà brasiliane, politiche e economiche, alla Cina. Un riavvicinamento che era stato temuto da altre realtà politiche con la rielezione di Lula a presidente della Repubblica.

Occasione o pericolo?

Ci sono diverse considerazioni che stanno circolando ai piani alti delle società di analisi, a partire dal rischio effettivo che questi titoli rappresenterebbero. Petrobras è società solida, con un buon profilo e che almeno virtualmente sarebbero coperti dalle altrettanto solide riserve dello stato brasiliano.

Tuttavia sarà Petrobras a rispondere come entità – e a fronte di rendimenti che non sono poi così eccellenti – valgono un paio di punti percentuali in più dei rendimenti dei bond decennali USA, che per ovvie ragioni sono considerati ben più solidi.

Il fatto che siano emessi in USD, per una società che opera nel mondo degli idrocarburi non sarà un problema, essendo i flussi di cassa in larga parte legati appunto al dollaro USA, direttamente o indirettamente.

Della nuova stagione di bond corporate sono comunque quelli di cui si sta discutendo di più – e potrebbero raccogliere anche un discreto interesse sia dai grandi investitori sia dai piccoli risparmiatori.

Diverso il discorso di quanto sta avvenendo da Suzano – che sta pensando di finanziarsi in renmibi, segnale come abbiamo visto poco sopra, anche politico e che farà certamente discutere più del titolo in quanto tale.

Gianluca Grossi
Gianluca Grossihttps://gianlucagrossi.org/
Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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